Il bonus per i registratori fiscali telematici è un fondo che viene messo a disposizione per la messa a norma o l’acquisto delle nuove casse.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e come ottenerlo.
Le casse fiscali telematiche
Le casse fiscali telematiche saranno ufficialmente in vigore da gennaio 2020, dopo il primo scaglione previsto già per luglio 2019 (e riguardante chi ha un fatturato di 400mila euro). E proprio a gennaio 2010, subentrerà l’obbligo dello scontrino elettronico.
Il passaggio definitivo alla telematizzazione è sancito dal decreto legislativo n.119 del 23 ottobre 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.247.
Le ultime disposizioni in materia fiscale infatti, prevedono la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi per le operazioni di commercio al dettaglio e attività assimilate.
Lo scontrino elettronico perciò, sarà inviato direttamente all’ Agenzia delle Entrate tramite appositi registratori. Di questi registratori vi abbiamo già parlato: sia per quanto riguarda la normativa, che per quanto concerne il funzionamento delle casse stesse.
Il bonus
Essendo l’invio dei corrispettivi digitale, sarà necessario dotarsi dei dispositivi adeguati. A seconda del tipo di cassa posseduto dall’esercente cioè, le possibilità sono due: o la messa a norma attraverso il collegamento alla rete internet e l’inserimento di una scheda di memoria, oppure l’acquisto di un registratore fiscale ad hoc.
E proprio per venire incontro a chi deve sostenere questa spesa, è stato introdotto un contributo: un credito d’imposta per i nuovi registratori fiscali.
Si tratta di un bonus pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 250 euro per l’acquisto di un nuovo strumento. Per l’adeguamento invece, la cifra prevista è di 50 euro.

Il contributo come credito d’imposta
Il contributo è valido per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020, e viene concesso all’ esercente come credito d’imposta. Questo credito è utilizzabile in compensazione tramite modello F24: la procedura si può avviare a partire “dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’ acquisto o all’ adattamento del misuratore fiscale ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo”.
Cosa significa? Che il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa, e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
Per quanto invece riguarda il modello F24, deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Ricorda però che il budget disponibile, è limitato. Non aspettare per mettere a norma la tua attività, e richiedere il bonus!
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